Questi spagnoli di Libelium hanno messo insieme un oggettino interessante. Sostanzialmente si tratta di una specie di router al quale hanno aggiunto, diciamo così, un paio di funzionalità extra: capacità di creazione e gestione di reti wirless basate su un qualunque standard: WiFi a 2.4 Ghz (indoor) e 5 Ghz (outdoor), Bluetooth, ma anche ZigBee o GPRS (tutti insieme, ovviamente); integrazione con GPS; alimentazione da rete elettrica normale, a batteria, solare. E la gestione è web based.
- (da meshlium.com)
Lo scatolotto si chiama Meshlium e l’aspetto forse più intrigante della questione è che tutto il software che gira all’interno è Open Source (basti dire che il cuore di Meshlium, da questo punto di vista, è Voyager, una distro linux nata da Debian con kernel 2.6.23) Del resto Libelium è una società che, come dice l’home page, “design and builds hardware for the implementation of sensor networks, mesh networks and communication protocols for all types of wireless distributed networks.”. E come ogni gruppo che lavora su sw Open, anche per Meshlium esiste una community che si dedica all’ hacking dell’oggetto. Ovviamente si esortano gli interessati a creare le proprie applicazioni.
Ma, detto questo, a cosa potrebbe servire tutto ciò? L’idea del team è quella di permettere la realizzazione di reti di sensori wireless (tipo SquidBee o Waspmote, anche se quest’ultimo è ancora in via di sviluppo), i quali comunicano tipicamente via BlueTooth o, più frequentemente, ZigBee, e di utilizzare Meshlium come collettore ed eventualmente elaboratore dei segnali ricevuti da ciascun sensore. Dimenticavo, tra i moduli aggiuntivi ci sono 8 Gb di storage, il che permetterebbe di impiegare Meshlium per eseguire una prima aggregazione ed analisi dei dati comunicando i risultati ad un server centrale solo in in secondo momento.
- (da meshlium.com)
Uno scenario completamente diverso potrebbe vedere Meshlium come una base per creare una “BlueTooth zone”, per non parlare di cosa si potrebbe fare montando il tutto a bordo di un’auto (ovviamente è prevista l’alimentazione dalla batteria della macchina): ricordate l’interfacciamento con il GPS?
Verrebbe voglia di giocarci, se non fosse che il prezzo non è proprio da ‘esperimento’: il modello base (solo wifi a 2.4 Ghz) si aggira sui 350 €, a cui va aggiunto il costo dei moduli aggiuntivi (dai 150 € per il BlueTooth ai 330 € per ZigBee).
Magari la prossima volta.