Router on steroids

Questa proprio non la conoscevo.

Andiamo con ordine. Dopo aver ultimato la configurazione della mia rete domestica ho deciso che poteva essermi utile la possibilità di accedere ai miei file da remoto, ma al tempo stesso non volevo essere costretto a lasciare un pc acceso 20 ore al giorno, la maggior parte delle quali in totale inattività. In realtà accendere un PC collegato ad una rete da un’altra postazione non è difficile: la maggior parte dell’hardware in circolazione implementa il cosiddetto ‘Wake On Lan (WOL)’, che è un meccanismo per cui è possibile attivare il computer mandando alla scheda di rete un particolare pacchetto (detto ‘Magic Packet’). Su Internet si trovano molte applicazioni in grado di inviare datagrammi UDP configurati come Magic Packets, ed in generale il tutto funziona finchè la macchina che invia il pacchetto e quella target si trovano sulla stessa sottorete: se così non è (come nel caso di una richiesta che viaggia attraverso Internet), è molto probabile che il WOL diventi totalmente inutilizzabile. Il motivo è sostanzialmente legato ad un problema di sicurezza: il pacchetto in questione viene inviato all’indirizzo di broadcast della rete su cui si trova la macchina che l’ha spedito e di norma, per prevenire attacchi di tipo DDoS (Distributed Denial of Service), il routing di questi pacchetti non viene eseguito.

In altre parole, il mio pacchettino viene scartato al primo router che cerca di attraversare.

Esistono alcuni metodi per ovviare al problema, ma sono in generale applicabili ove la rete sia amministrabile per intero, non possono essere utilizzati facilmente dovendo dipendere da una serie di connessioni completamente al di fuori del proprio perimetro come è Internet.

In più volevo essere sicuro di poter accendere il pc da una postazione qualunque, senza dovermi legare ad un particolare computer. Una breve indagine e ho scoperto che alcuni router mettono a disposizione il WOL direttamente dalla propria interfaccia web: era quello che cercavo, una pagina con un bel pulsantone per avviare il mio pc remoto.

Già, peccato che sul mio router tutto ciò non ci fosse. E non avevo voglia di comprarne un’altro, lo scatolone dell’elettronica usata (ma ancora funzionante) che tengo nel ripostiglio ormai è quasi pieno. Così ho approfondito un po’ l’argomento, per capire se esistesse qualche alternativa, e mi sono imbattuto in una discussione in cui si parlava di modifiche del firmware del router. O meglio, più che modifiche, si parlava della sostiuzione integrale del firmware con un’alternativa open source basata su Linux: dd-wrt.

Colto da un improvviso attacco di smanettonite sono subito andato a curiosare quali funzionalità aggiuntive poteva mettere a disposizione e se la gestione via web del WOL era tra queste. E infatti, ecco lì il mio pulsantone:

Dopo aver verificato che il modello del mio router fosse supportato  ed aver eseguito procedure vagamente esoteriche come il reset 30/30/30 ho lanciato l’upgrade. E ho sudato un po’ freddo, viste le centinaia di disclaimer e avvertenze scritti in rosso e in grassetto che ho trovato in giro….Tutto è filato liscio, fortunatamente, e sono riuscito a non ‘mattonare’ il dispositivo ( traduzione letterale dall’inglese ‘brick the router‘, il termine rende bene l’idea dello stato finale del pezzo se l’upgrade va male).

Ora mi ritrovo con un affare che, oltre a permettermi di accendere il mio pc a casa praticamente ovunque mi trovi (e abbia a disposizione , ovviamnente, una connessione internet) mi rende disponibili tonnellate di opzioni di personalizzazione, la maggior parte delle quali mi guardo bene dal toccare. Posso persino decidere la potenza di emissione del segnale direttamente in mW! E tra le altre cose supporta l’autenticazione via server Radius, il che renderebbe parzialmente superflua tutta la configurazione che ho da poco reso operativa…

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One Response to Router on steroids

  1. Giancarlo says:

    Molto interessante, ci proverò anch’io.

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